Osteria del Curato - Il deposito officina della Metro A di Roma
Nuove elettromotrici CAF gruppo MA 300, ospitate nel nuovo Edificio B
Il deposito officina di Osteria del Curato nasce a metà degli anni'60 su una superficie di 67000 metri quadrati, per il ricovero e la manutenzione dei rotabili destinati alla Linea A della Metropolitana di Roma. La superficie coperta corrispondeva a circa 9200 metri quadrati, mentre il fascio di binari di ricovero aveva un estensione complessiva di 4000 metri. Il deposito, realizzato all'aperto, fu collegato alla galleria della metropolitana mediante due gallerie di cui una scavalcante quella di corsa per evitare l'intersezione a raso, che si innestano in piena linea tra le stazioni di Cinecittà e Anagnina. I fabbricati principali erano due: A e B, il primo utilizzato come officina grandi riparazioni, mentre il secondo destinato alle riparazioni piccole e medie. C'è da ricordare che la Metro A, aperta il 16/2/1980 fu pensata per trasportare 150000 persone/giorno invece delle 450000 attuali, e che originariamente i convogli erano previsti formati da quattro elettromotrici accoppiate nelle ore di punta, e due sole elettromotrici nelle ore di morbida; ben presto però ci si rese conto che la capacità di trasporto era troppo bassa e già nel 1987 si acquistarono una serie di rimorchi da intercalare alle elettromotrici per formare composizioni di cinque pezzi, portate poi a sei pezzi quando nel 1997 arrivarono i treni di seconda fornitura. Proprio per consentire la riparazione dei treni di seconda fornitura, serie MA 200, e quelli di terza, serie MA300 iniziati ad arrivare nel 2005, si progettò l'ampliamento del deposito con un fascio di binari di ricovero maggiore, e la costruzione di nuovi edifici. A lavori ultimati il 28/9/2004, il piazzale ha raggiunto un estensione di 78000 metri quadrati, di cui 15000 coperti, mentre il fascio binari è passato a 8400 metri di lunghezza complessiva
Edificio I - Ha ospitato fino all'ampliamento del deposito la cabina ACEI (Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari) del piazzale dell'impianto, ora rimpiazzata da un moderno ACS (Apparato Centrale Statico) che si trova in un'altra parte del deposito
Con l'entrata in funzione dell'ACS, sono stati anche sostituiti tutti i segnali bassi di manovra con quelli standard FS a tre luci di uguale colore, quelli vecchi vengono comunque mantenuti smontati per rimpiazzare quelli in linea che dovessero guastarsi
Edifici del vecchio deposito
Fabbricato A: officina grandi riparazioni, verniciatura, falegnameria e arredo, riparazione casse, macchine utensili, apparecchiature elettriche, sale montate, apparecchiature pneumatiche, carpenteria metallica, carica batterie, riparazione carrelli
Fabbricato B: rimessa vetture e riparazioni particolari, tornio in fossa, smerigliatrice in fossa, riparazione sale montate
Fabbricato C: vecchia platea di lavaggio e impianto trattamento acque
Fabbricato D: vecchia sottostazione elettrica, vecchia centrale aria compressa, centrale termica
Fabbricato I: vecchia cabina Acei
Oltre agli edifici c'è da menzionare l'isola ecologica destinata al corretto smaltimento dei rifiuti
Il piazzale della parte vecchia del deposito
Il Vaktrax, treno aspiratore utilizzato per la pulizia delle gallerie della metropolitana, svolge servizio sei mesi l'anno sulla Metro A ed altri sei mesi sulla Metro B. Non essendo le due linee raccordate viene ogni volta trasferito previo carrellamento stradale. Sullo sfondo si nota la vecchia platea di lavaggio
I rotabili che devono essere carrellati per mezzo di un carrello stradale ci salgono mediante questo binario, il carrello si avvicina a retromarcia tra le due striscie gialle, vengono montati i binari guida (di colore giallo a lato nella foto) e così il mezzo può salire o scendere senza essere caricato da una gru
Trabattelli utilizzati per appoggiare le casse dei rotabili, quando i carrelli di questi vengono smontati per manutenzione
Ponte trasbordatore che unisce il Fabbricato A (officina riparazioni) al Fabbricato B (rimessa e riparazioni particolari) del vecchio deposito
Carrello di una MA 200 con trasmissione ad anello danzante per favorire il confort durante le operazioni di partenza del treno
Vecchia indicazione di fermata obbligatoria delle Tranvie dei Castelli, arrivata chissà come in deposito...
Particolare dell'intercomunicante di un'elettromotrice serie MA 100
Motore e relativo indotto di un elettromotrice serie MA 100
Motore di un elettromotrice serie MA 200
Edifici del nuovo deposito
Edificio B: attrezzato con fosse di visita effettua manutenzione programmata annuale e triennale, manutenzione programmata ogni 15000 km. , manutenzione impegnativa oltre le quattro ore di lavorazione, squadra rialzo, revisione e riparazione apparecchiature elettroniche, magazzino parti revisionate, magazzino ricambi ad uso giornaliero, nuovo tornio in fossa
Edificio D2: ospita la nuova sotto stazione elettrica parzialmente interrata, centrale antincendio, centrale aria compressa, centrale termica, cabina trasformazione Media Tensione/Bassa Tensione
Edifici DM - G2 - J: sala ACS, mensa, spogliatoi, uffici
Edifici K: impianto di riciclo acque di lavaggio
Edificio T: magazzino generale
Edificio V1: soffiatura sottocassa
Area X: platea di lavaggio
Edificio Z: cabina prove di segnalamento
L'estensione del deposito è stata inaugurata il 28/9/2005, si estende su un'area di circa 11 ettari tra Via Lucrezia Romana e Via del Casale Ferranti. La manutenzione dei rotabili è curata per quasi tutte le lavorazioni dalle maestranze dell'azienda, mentre invece per alcune si opta per la lavorazione presso ditte esterne (ad esempio gli avvolgimenti dei motori)
Il piazzale della parte nuova del deposito
Nuovi edifici G2 e J che ospitano la sala ACS, la nuova mensa, gli spogliatoi e gli uffici
Nuova area coperta destinata al ricovero notturno dei rotabili
Edificio V1 dove si effettua la soffiatura del sottocassa, è in grado di ospitare l'intero treno e dotato di impianti per il tiraggio dell'aria. Le operazioni si effettuano completamente in automatico, ad eccezione della presenza di un operatore all'interno della cabina di controllo
Quadro sinottico della SottoStazione Elettrica che alimenta il deposito e si interfaccia con quella di Cinecittà
Apparecchiature di controllo della sottostazione elettrica
Armadiature contenenti l'interruttore extrarapido
Armadiature terminali dei conduttori di tensione
Il nuovo anello costruito per permettere la giratura dei treni
Treno di MA 100 in un'altra area di ricovero notturno scoperta
L'area dove sorgono le nuove costruzioni del deposito, è stata espropriata ad un'azienda agricola. Le vecchie stalle dei cavalli sono state trasformate in magazzini, mentre gli edifici privati sono ora gli uffici dell'Intermetro, società che si occupa dei lavori di ammodernamento della Metro A
Area X la nuova platea di lavaggio
Il frontale del nuovo treno MA 307
Particolarità dell'accoppiatore nel sottocassa
I carrelli dei nuovi treni non sono dotati di pattini elettromagnetici per la frenatura di emergenza
Particolare dell'accoppiatura permanente tra le elettromotrici e rimorchiate dello stesso treno
Serbatoi dell'aria e sensori utilizzati per captare la posizione del treno da parte della Dirigenza Centrale Traffico che si trova a Garbatella
Cabina di guida dei nuovi treni
Spazioso interno dei nuovi treni, ad ambiente unico
Treno serie MA 200 fermo per manutenzione
Ultima Revisione Pagina: 6/4/2005